Newcleo, Fincantieri e Rina firmano l’accordo per l’applicazione di un progetto di mini-reattore su grandi navi


Newcleo - France, Lyon Portraits d'entreprise

newcleo, azienda di tecnologie nucleari pulite e sicure impegnata nello sviluppo di reattori innovativi di IV generazione che utilizzano scorie nucleari esistenti come combustibile, ha firmato un accordo con Fincantieri (BIT: FCT), una delle maggiori società di costruzione navale al mondo, e RINA, multinazionale di ispezione, certificazione, classificazione navale e consulenza ingegneristica, per realizzare insieme uno studio di fattibilità per applicazioni nucleari nel settore navale, sfruttando la tecnologia dei piccoli reattori modulari raffreddati a piombo (SMR) di newcleo. L’impiego dell’innovativo reattore veloce raffreddato al piombo (LFR) di newcleo per la propulsione navale comporterebbe l’installazione di un mini-reattore chiuso sulle navi, che funzionerebbe alla stregua di una piccola batteria nucleare in grado di produrre una potenza elettrica di 30 MW. Ciò richiederebbe rifornimenti sporadici (solo una volta ogni 10-15 anni), una manutenzione molto limitata e una facile sostituzione del reattore a fine vita.

L’utilizzo dell’energia nucleare pulita per alimentare le navi contribuirebbe a decarbonizzare rapidamente un settore alle prese con l’enorme consumo di combustibili fossili e le conseguenti emissioni di carbonio. L’industria navale, attraverso l’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO), ha approvato la scorsa settimana al MEPC (80) i nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra, per azzerarle entro o intorno al 2050. Sebbene l’industria navale trasporti ancora il 90% delle merci del mondo e il quarto studio 2020 dell’IMO sui gas serra confermi che le sue emissioni di anidride carbonica sono meno del 3% delle emissioni totali di CO2 prodotte dall’uomo, le azioni dei grandi attori di questo settore hanno il potenziale di guidare i mercati e generare trend. Con il progetto di newcleo, il piombo liquido all’interno del reattore si solidificherebbe raffreddandosi a contatto con l’acqua fredda, racchiudendo il nucleo del reattore in un involucro solido e contenendo tutte le radiazioni grazie alle proprietà schermanti del piombo. I reattori per prolusione navale di newcleo eliminerebbero l’attuale necessità di rifornimenti frequenti e, al termine della loro vita, l’intera unità LFR verrebbe semplicemente rimossa e sostituita con una nuova, mentre l’unità esaurita verrebbe portata via per lo smantellamento e il riprocessamento.

“Sono lieto di lanciare insieme a Fincantieri e RINA un progetto di propulsione navale nucleare civile con questo importante studio di fattibilità. Fincantieri e RINA sono due leader mondiali nel settore navale e la combinazione delle loro competenze con la nostra innovazione tecnologica può portare una soluzione concreta al problema delle emissioni di carbonio nel trasporto marittimo. Fin dalla nascita, l’ambizione di newcleo è stata quella di contribuire ad accelerare la decarbonizzazione e di fornire energia pulita, sostenibile e conveniente per soddisfare le esigenze delle comunità e delle imprese” ha dichiarato Stefano Buono, Presidente e CEO di newcleo.

“Oggi Fincantieri ribadisce la sua vocazione ad essere pioniere e catalizzatore del progresso nel settore marittimo con tecnologie all’avanguardia, efficienti e sostenibili. L’accordo ci permette infatti di esplorare la possibilità di aggiungere una nuova e visionaria soluzione tra quelle a nostra disposizione per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione che l’industria si è posta.


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