Il Consiglio di oggi ha adottato in via definitiva l’atteso Regolamento TEN-T che ridefinisce la mappa delle grandi Reti di Trasporto Europee e consolida il ruolo dell’Italia quale hub logistico euromediterraneo. Sono 5 infatti i corridoi europei di trasporto che interessano la penisola: lo Scandinavo-Mediterraneo, che attraversa l’Europa da nord a sud; il Corridoio Mediterraneo, che taglia il continente in orizzontale ed arriva in Ucraina; il Corridoio Mare del Nord-Reno-Mediterraneo, che unisce Genova ai Porti del nord-Europa; il Corridoio Mar Baltico-Mar Adriatico, arricchito, sul lato italiano, dal prolungamento della “Dorsale Adriatica” fino a Bari; ed il nuovo Corridoio dei Balcani Occidentali, cui l’Italia è connessa da nord, grazie all’inserimento della sezione “Trieste-Lubiana” e da sud, con la nuova tratta “Bari-Durazzo-Skopje—Sofia”.
Dalla prospettiva italiana, sono stati ottenuti risultati fondamentali per il ruolo strategico del Paese a cominciare dalla rinnovata configurazione della rete nazionale. Tra le principali rilevanti novità, si registrano l’inclusione del porto di Civitavecchia quale porto di Roma nella rete Centrale (attesa dal 2013) ed il nuovo tracciato del Ponte sullo Stretto di Messina. Particolarmente positivo anche il risultato per l’Italia sul fronte ferroviario. Definite inoltre le due direttrici merci lungo le dorsali costiere e una direttrice passeggeri nell’asse Centrale e riallineate le vie di accesso al valico del Brennero e alla linea Torino-Lione, nonché riconfigurata la linea Venezia-Trieste quale adeguamento dell’esistente, tutte facenti parte della rete Centrale e dei tracciati dei Corridoi corrispondenti. Molte sezioni sono state elevate a rango della rete Centrale “estesa”, entrando a far parte dei tracciati di Corridoio; in rete Centrale e nel Corridoio corrispondente, è entrata la sezione ferroviaria “Novara -Seregno” quale bypass del nodo di Milano e, a sud, la sezione ferroviaria alta-velocità “Battipaglia-Praia”.
E’ stato, in aggiunta, ottenuto l’inserimento di numerose sezioni ferroviarie in rete Globale: ad esempio la chiusura dell’anello ferroviario nel sud della Sicilia che collega i nodi di Caltanissetta, Agrigento, Licata, Gela, Pozzallo e Siracusa, le sezioni “Aosta- Chivasso”, “Brindisi-Taranto” e le tre sezioni transfrontaliere “Fossano-Cuneo-confine francese-Ventimiglia”, “Fortezza– confine austriaco (linea della Val Pusteria)” e “Gorizia-confine sloveno”; è stata, altresì, inclusa la parte mancante della sezione stradale e ferroviaria della linea Jonica nella rete di rango Globale in Calabria e l’ultimo miglio stradale al nodo urbano di Campobasso. Anche i nodi sono stati ampliati con l’inserimento di ulteriori 7 nuovi porti in rete Globale: Capri, Ischia, Ponza, Porto Empedocle, Porto Santo Stefano e Procida e Villa San Giovanni affiancato a Reggio Calabria. Tra i terminali merci se ne evidenziano 4 in rete Centrale: Fernetti, Santo Stefano di Magra, Agognate affiancato a Novara e Segrate a Milano e 12 in rete Globale (Busto Arsizio-Sacconago insieme a Gallarate, Bergamo Cortenuova, Cremona PLB e Piadena, Faenza, Foggia Incoronata, Forlì Cesena Villa Selva, Marzaglia, Ortona, Castelguelfo insieme a Parma già esistente, Pordenone e Portogruaro).
La rete italiana Globale vede poi l’inclusione di 3 nuovi aeroporti (Isola D’Elba, Perugia e Rimini in sostituzione di Forlì) e l’esclusione di Brescia. Si è ottenuto, infine, l’incremento della rete dei nodi urbani salita a 50 unità rispetto ai 9 nodi attualmente presenti. Le infrastrutture che appartengono alla rete TEN-T, oltre a godere di ampia visibilità ed essere riconosciute ad alto valore aggiunto europeo, sono eleggibili per i finanziamenti europei, in quanto obbligate a rispettare requisiti infrastrutturali ambiziosi e sfidanti, sia dal punto di vista tecnico che finanziario. Il testo licenziato dal Consiglio entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.
Soddisfazione di FAI-Conftrasporto: “Pieno sostegno sulle Reti TEN-T, rilanciano il ruolo dell’Italia in Europa”
Il Consiglio Europeo conferma la politica dei corridoi e delle reti T.E.N riconoscendo quanto sia utile per il futuro dell’Europa un’economia interconnessa, e rilanciando anche il ruolo europeo dell’Italia.
“Quella di ieri non è una scelta nuova, ma la riconferma di una politica che tra il 2000 ed il 2006 il Governo Italiano sostenne con il consenso della Commissione europea allora in carica”, ha dichiarato il Presidente FAI-Conftrasporto, Paolo Uggè, che esprime soddisfazione per l’approvazione delle linee-guida aggiornate per lo sviluppo della Rete transeuropea dei trasporti. “Oggi, dopo le elezioni – prosegue Uggè – torna significativamente a emergere il ruolo di piattaforma europea nel Mediterraneo del nostro Paese, da un lato, e delle scelte politiche che sembrano riprendere quelle che i governi portarono avanti fino al 2011: l’aumento dei dazi sulle autovetture cinesi ne è un’ulteriore testimonianza”.
“Rilancio delle Reti Ten e competitività legata alle esigenze economico sociali devono divenire i pilastri della futura politica europea – aggiunge Uggè – Su questo tema il nostro Governo sta ottenendo sempre più condivisioni. Posizioni ideologiche contrarie hanno ricevuto un forte segnale di dissenso nelle recenti elezioni. La Fai, che nel suo Consiglio nazionale di ieri a Milano ha posto il tema al centro del proprio dibattito, auspica un sostegno delle scelte Ue da parte delle forze politiche, e ha annunciato che rilancerà la questione della permeabilità alpina fino a mettere in discussione il Protocollo Trasporti della Convenzione delle Alpi. Sosterremo, speriamo non da soli, questa unica linea che porterà solo vantaggi al Paese”, conclude il presidente Fai.