A Genova gli Stati Generali della cantieristica navale, Rixi: “Qui si definisce la strategia per il Paese”


Oltre 80 aziende, più di 2.700 lavoratori diretti e circa 2000 indiretti, una superficie complessiva di 717.000 mq e la maggior densità occupazionale del porto di Genova, con un fatturato complessivo diretto annuo di 1,5 miliardi di euro: è questa la fotografia che descrive il comparto della cantieristica e delle riparazioni navali nel capoluogo ligure.

I protagonisti del settore si sono riuniti questa mattina nella Sala del Capitano di Palazzo San Giorgio, sede dell’AdSP del Mar Ligure Occidentale. A fare gli onori di casa è stato Ente Bacini, la società a capitale misto pubblico e privato che gestisce i cinque bacini di carenaggio in muratura in cui si effettuano riparazioni di navi di ogni tipo, dalle navi da crociera, ai traghetti passeggeri, dalle navi cisterna, alle portacontainers, fino alle chiatte e ai megayacht.

Ente Bacini si avvicina al centenario dalla sua fondazione e ha voluto così riunire i massimi rappresentanti delle istituzioni e del settore privato per fare il punto su un comparto così strategico non solo per la città, ma anche a livello nazionale. Il Presidente Mauro Vianello ha dichiarato che “si conferma l’assoluto rilievo dei cantieri genovesi nel panorama nazionale e l’importanza strategica per lo sviluppo della città, grazie a una costante capacità di crescita. Per Ente Bacini questa crescita, tra il 2022 e il 2023, si è concretizzata in un incremento del 12% del numero di navi (da 57 a 64) immesse nei suoi 5 bacini di carenaggio e del numero di giorni di bacino (da 1202 a 1347), oltre che in un aumento del 27% dei giorni di ormeggio per 109 navi, contro le 107 dell’anno precedente”.

Ma l’orgoglio per i risultati raggiunti cede il posto a un campanello d’allarme per il futuro del comparto: “per supportare questo processo di crescita che accomuna tutto il settore delle costruzioni e riparazioni navali, e un proporzionale incremento dell’occupazione, è fondamentale l’aumento delle aree nella disponibilità del comparto. In questo senso la realizzazione della nuova diga rappresenta l’occasione per realizzare nuovi tombamenti e recuperare spazi”.

Non poteva mancare il Sindaco e Commissario per la costruzione della nuova diga, Marco Bucci, che ha commentato: “I numeri delle costruzioni e delle riparazioni navali sono assolutamente importanti e disegnano il futuro della nostra città. Sono settori fondamentali per la nostra economia e per l’occupazione che nei prossimi anni sono destinati a crescere. La Nuova Diga ci darà 3 milioni di mq in più a disposizione. Di questi noi abbiamo il progetto di tombarne 1 milione circa, che possono essere dedicati a tutto quello di cui c’è bisogno. La cantieristica vale in termini di occupazione 20 volte le aree ex Ilva, che potrebbero essere dedicate anche a quello”.

Dello stesso avviso il Viceministro per le Infrastrutture Edoardo Rixi, che ha posto l’accento anche sulle opportunità date dal nuovo “ribaltamento a mare” di Fincantieri a Sestri Ponente, da cui nascerà un nuovo ampio bacino di carenaggio adatto anche alle navi fino a 400 metri di lunghezza.

Il rappresentante del Governo ha poi ribadito l’eccellenza della cantieristica navale genovese “a livello mondiale”, sottolineando come Genova rappresenti il punto di riferimento a livello nazionale per il settore: “Le scelte che si compiono qui sono strategiche per lo sviluppo del Paese”.

Impossibilitato a partecipare, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha comunque inviato un videomessaggio ai partecipanti, ponendo l’accento sulle opportunità di impiego che lo sviluppo del settore potrà offrire. L’assessore regionale allo Sviluppo economico con delega ai porti Alessio Piana, presente in sala, ha ringraziato Ente Bacini “per l’organizzazione di un incontro che mette al centro tutte queste attività ad alto impatto economico, spesso artigianali, fondamentali per la nostra città”.

Paolo Piacenza, Commissario dell’AdSP, è intervenuto annunciando che “saranno investiti 30 milioni per la parte a terra tra il bacino 4 e il 5, e poi per i singoli bacini 4 e 5, e tutto sarà pronto nel 2027. Nel nuovo piano regolatore portuale, di cui presenteremo una prima bozza entro l’estate, terremo conto delle richieste di spazi che arrivano dal settore.”

Dopo le Istituzioni, è stato il turno dei “grandi” del settore privato, chiamati a esprimersi sulle sfide della filiera industriale. Si sono confrontati sul palco Ferdinando Garrè, amministratore delegato di GIN Genova Industrie Navali, Marco Ghiglione, amministratore delegato di T. Mariotti S.p.A., Aldo Negri, amministratore delegato del Gruppo Finsea, Riccardo Pompili, amministratore delegato di De Wave, e Vincenzo Poerio, amministratore delegato di Tankoa.


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