Interporto di Rovigo, De Berti: “In Veneto 76 mln di investimenti per i 500 km di idrovie interne”


“Il Veneto è tra le prime Regioni in Italia a promuovere la navigabilità ecosostenibile delle acque interne territoriali. Il nostro obiettivo, come previsto dal Piano Regionale dei Trasporti, è mantenere efficiente e sicura la rete navigabile dei 500 chilometri di idrovie interne con un costante lavoro di manutenzione degli alvei, di briccole, ponti, conche e pontili, rendendola, al tempo stesso, sempre più adeguata agli standard e alle necessità moderne, grazie anche all’utilizzo di nuove tecnologie e sistemi di trasporto intelligenti. Nell’ultimo triennio l’investimento per riqualificare il sistema di navigazione delle acque del demanio regionale supera i 76 milioni di euro. Mediante la società Infrastrutture Venete, in questi anni abbiamo messo in campo opere di ammodernamento ed automazione delle conche di navigazione oltre ad interventi di potenziamento della linea navigabile Mantova–Venezia, costituita dai canali navigabili Fissero – Tartaro – Canalbianco – Po di Levante e Po – Brondolo, della Litoranea Veneta e del Naviglio Brenta. Crediamo, infatti, con forza nello sviluppo di queste straordinarie strade ed autostrade d’acqua per consolidare e implementare lo sviluppo del sistema idroviario dal punto di vista commerciale e turistico” ha dichiarato la Vicepresidente della Regione del Veneto e Assessore alle Infrastrutture e Trasporti, Elisa De Berti al convegno “La navigabilità sostenibile. Trasporto in acque interne” svoltosi all’Interporto di Rovigo.

“Un importante esempio di intervento sostenibile dal punto di vista ambientale è proprio quello in corso qui all’Interporto di Rovigo, infrastruttura strategica per la logistica del Nord-Est, e riguardante l’elettrificazione delle banchine dell’Interporto lungo l’idrovia Fissero-Tartaro-Canalbianco-Po di Levante per un investimento di tre milioni di euro. Si deve continuare a programmare e sviluppare la logistica infrastrutturale con una forte attenzione all’ambiente e con interventi innovativi in grado di migliorare l’impatto sull’ecosistema, dando nel contempo vantaggi nella gestione di processi complessi, come quelli portuali”.

FOCUS

Le idrovie del Sistema Idroviario Padano Veneto oggi in esercizio per il traffico di merci e per navigazione turistica sono le seguenti:
Po da Pavia a mare (esiste un traffico regolare di merci solo nel tratto a valle di Cremona, svolgendosi tra Pavia, Piacenza e Cremona, come sul Ticino, solo movimenti locali di inerti e limitata navigazione turistica a causa della limitazione imposta alla navigazione dai bassi pescaggi e dalla non funzionalità della conca di Isola Serafini – PC, per l’abbassamento dell’alveo del fiume):
Cremona – Volta Grimana, 245 Km;
fiume Mincio da Mantova al Po, 21 Km
Canale Po – Brondolo (dal Po a Chioggia), 19 Km- Idrovia Litoranea Veneta: da Portegrandi a foce Isonzo, 127 Km (solo navigazione da diporto)
Canale Milano – Cremona, da Cremona a Pizzighettone, 14 Km
Idrovia Ferrarese (da Pontelagoscuro a Porto Garibaldi), 70 Km
Idrovia Fissero – Tartaro – Canal Bianco – Po di Levante. 135 Km (da Mantova – al mare).
www.agenziapo.it


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